Il Pakistan cambia rotta?

Pakistan’s army chief Pervez Kiyani has vowed to defend the country against US incursions ”at all costs.” , riporta il Times of India Questa dichiarazione conferma quanto scritto nel post precedente e indica l’inizio di uno spostamento delle alleanze in Asia. Gli USA, principali fornitori d’armi al Pakistan, si ritroverebbero, come spesso gli è accaduto (Iraq, Talebani) a confrontarsi con mezzi e personale da loro fornito e allenato.

I militari pakistani hanno fatto volare i bombardieri F16, donati dagli USA, per sventare un potenziale attacco in territorio pakistano contro le postazioni dei Talebani da parte di altri F16 americani.

Gli indiani, maliziosi, segnalano che hanno finanziato per miliardi di dollari le forze armate pakistane senza che queste sferrassero attacchi decisivi contro le basi talebani nelle frontiere nord-occidentali. Fanno risaltare che l’armamento sembra essere più destinato ad esercitare una pressione politico-militare verso l’India (paese che solo negli ultimi mesi si è ravvicinato agli USA dopo una lunga tradizione di non-allineamento e vicinanza politica all’ex.URSS).

Una bella sveglia per il Congresso americano che sta ora will seek testimony on how these planes contribute to Pakistan’s efforts in the fight against terrorism and extremism, and how the use of additional FMF (Foreign Military Financing) al Pakistan.

Per girare il coltello nella piaga degli sprovveduti americani, gli indiani segnalano There is a great deal of skepticism about Pakistan using F-16s against militants, and the body count it keeps producing. Several accounts from the region describe friendly, fraternal ties between the Pakistani military and Taliban fighters.

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