
Mi sembra che l’Associazione di cui hai parlato nei tuoi posts precedenti sia quella di cui alcuni miei amici ed io siamo dal 2005 sostenitori di bambini in Nepal e Mozambico (ne avevamo uno anche in Angola ma, dopo anni di versamenti ci hanno detto che era stato tutto chiuso). Ho visto poi nel tuo posts in che modo.
Quello che hai scritto ha confermato ciò che già pensavamo cioè che questa Associazione non lavora bene e che fa tante chiacchiere poco credibili.
Noi riceviamo ogni quattro mesi il loro giornale che racconta ciò che stanno facendo e che conferma questa mia impressione. Inoltre il giornale, che prima era più semplice e meno patinato (nelle forme e nei contenuti), è oggi pubblicato tutto a colori e con una spesa sicuramente maggiore. Come tu hai sottolineato non è certo indice di buona gestione aumentare le spese in Italia a detrimento dei progetti per i beneficiari, tanto più che a causa della crisi economica, probabilmente, il numero dei sostenitori è destinato a diminuire. Perdipiù non ho più ricevuto la lettera dei bambini sostenuti a Pasqua, cambiata con un generico polpettone sulle comunità in cui loro vivono.
Ho, inoltre, letto con attenzione, come è giusto per un finanziatore (anche se piccolo) di una ONLUS, il trimestrale associativo e ho rilevato quanto segue, per il periodo settembre 2007-settembre 2008.
Oltre alle usuali distribuzione di materiale didattico ai bambini (che fra l’altro ho anch’io notato che non sono state più fatte in Nepal) ben poco è stato fatto e ti dettaglio le attività.
-10 aule complete a Vilankulos (Mozambico ) per una spesa totale di 56.000 euro (in parte finanziata dal governo italiano)
-un Centro medico a Mchini (Zambia) attrezzato e che distribuisce medicine a donne affette da HIV-
-2 aule in una scuola dello Zambia-
-un training center in Nepal (che dal tuo post leggo che è in realtà è stato pagato da un contadino)-
-2 asili in Cambogia-
-la conclusione della costruzione di una scuola a Jasse (Mozambico) risulterebbe però iniziata e finanziata nel 2006.
-un corso per 30 falegnami in Mozambico-
-il finanziamento di una ONG locale in Nepal per la costruzione di una centro per bambini-
-distribuzione di zanzariere in Cambogia a qualche centinaio di famiglie.
-visite dentistiche a 350 bambini in Nepal (di cui tu hai parlato in un posts precedente).
E, poi, di concreto e utile per i bambini poco altro, come si vede anche dal loro nuovo sito.

Questa lettura e questa analisi, magari non è generosa, ma ritengo che la credibilità di una ONLUS si consolidi su quello che fa per i beneficiari e non sulle tante parole che i funzionari scrivono sul giornale su rinnovamento, certificazioni, etc.
Io sono un piccolo imprenditore è capisco quando c’è fumo o arrosto.
Dalla lettura del loro giornali e dal loro bilancio, abbiamo deciso di spostare i pochi soldi che donavamo su un’altra organizzazione, sperando che questi siano utilizzati con più efficacia.
Ho tagliato saluti e complimenti.