Adozioni in Nepal: iniziano i ritardi, lettera di ADONEPAL

progetto educativo a Thulo ParselA proposito del tuo post del 22/11 ti copio la lettera che la scorsa settimana il coordinamento ADONEPAL ha inviato alle autorità italiane allo scopo di sollecitare un’azione diplomatica perchè le adozioni internazionali riprendano DAVVERO in Nepal.
Nei 18 mesi di blocco le famiglie sono spesso state lasciate sole. Il governo italiano si è e mosso per sbloccare la situazione delle famiglie che avevano già conosciuto i figli, ma, detto tra noi, solo perchè sollecitato pesantemente e comunque al traino di governi più “attivi”.  Continuano a farci aspettare e far aspettare in bambini negli istituti, ora privati dell’aiuto finanziario che veniva dalle adozioni. Urge una missione diplomatica.
Copio qui sotto la lettera. Fino ad oggi non abbiamo avuto nessun cenno di risposta (ma questa non è una novità).
Se volessi pubblicarla sul tuo blog, potresti aiutarci a farci sentire. Grazie in ogni caso,
Renata (coordinamento Adonepal )
 
SEGUE LETTERA:
 
 
Alla cortese attenzione di:
 
On Silvio Berlusconi, Presidente del Consiglio
 
On. Franco Frattini, Ministro degli Esteri
 
On Carlo Amedeo Giovanardi, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla Famiglia
 
Dott. Daniela Bacchetta, vicepresidente  della Commissione Adozioni Internazionali
 
Dott. Roberto Marino, Capo dipartimento politiche per la famiglia
 
Dott. Vincenza Lo Monaco, Ministro plenipotenziario, Direzione italiani all’estero e politiche migratorie-Ministero Affari Esteri
 
 
Dott. Maria Teresa Vinci, Dirigente segreteria tecnica della Commissione Adozioni
 
 
OGGETTO: SOLLECITO AZIONE URGENTE PER EFFETTIVA RIPRESA ADOZIONI IN NEPAL
 
 
20 novembre 2008
 
Onorevoli rappresentanti delle Istituzioni,
 
scriviamo a nome del Coordinamento Adonepal, formato da famiglie in attesa di adottare in Nepal e sostenuto da tante famiglie che hanno già adottato.  Questo coordinamento si è creato in occasione del blocco delle adozioni avvenuto nel maggio 2007 e si è attivato, insieme  con  gli altri Paesi  europei coinvolti, per la risoluzione dei “files pendenti”; grazie all’intervento dei Primi Ministri di Francia, Italia e Spagna, le famiglie rimaste in sospeso hanno potuto ricongiungersi con i loro bambini.
 
In questi 18 mesi di blocco, il coordinamento ha sempre monitorato la situazione in Nepal ed è rimasto in contatto con gruppi di famiglie sia in Europa sia in America, che spesso sono state le uniche, preziose fonti di riferimento per seguire l’evoluzione della situazione.
 
Sappiamo che nello scorso mese di giugno la CAI ha incontrato una delegazione governativa nepalese, per discutere la riapertura delle adozioni.
 
Lo scorso settembre sono stati approvati e resi noti i nomi degli orfanotrofi autorizzati dal governo nepalese all’adozione internazionale.
 
In ottobre è stata pubblicata la lista dei 58 enti americani ed europei accreditati ad operare in Nepal.
 
Siamo a conoscenza che le recenti evoluzioni politiche del Nepal ed in particolare i cambiamenti all’interno dello staff del Ministero della Donna, del Bambino e degli Affari Sociali, hanno ulteriormente rallentato il processo di accreditamento. Tuttavia, sembra che tutto sia ora pronto: le nuove regole sono operative (infatti hanno permesso la risoluzione di alcuni casi pendenti non numerati, che sono stati processati con la nuova legge); gli accreditamenti degli enti sono in via  di completamento e sono stati anche definiti i termini economici.
 
A questo punto non ci sembra che esistano altri ostacoli ad un’effettiva ripresa. Ciononostante, anche secondo diversi enti, le autorità Nepalesi competenti non hanno ancora chiarito tempi e  termini della riapertura e molte questioni procedurali non sono ancora state risolte (per esempio come e quanti dossier potrà  depositare ogni ente, in che ordine verranno considerati dal ministero, quali saranno i tempi operativi).
 
Le famiglie del coordinamento Adonepal chiedono fermamente a tutte le autorità di  rinforzare  il canale di dialogo con il governo Nepalese affinché il processo di riapertura non venga ulteriormente procrastinato e se ne conoscano  chiaramente i termini.
 
I nostri enti si stanno adoperando al massimo, tramite i loro referenti in Nepal, per portare a conclusione il processo di riapertura delle adozioni, ma solo la Commissione Adozioni Internazionali e le Istituzioni Governative possono avere l’autorità per agevolare ed accelerare  la ripresa.
 
I bambini aspettano, le famiglie aspettano e tutti contiamo vivamente sul Vostro aiuto affinché questa attesa possa trovare una positiva conclusione.
 
Fiduciosi nel Vostro intervento, porgiamo distinti saluti.
 
Il Coordinamento Adonepal  (SEGUONO LE FIRME DI 47 COPPIE)

Una risposta a “Adozioni in Nepal: iniziano i ritardi, lettera di ADONEPAL

  1. sono un papà di una bambina Nepalese di 2 anni e mezzo, siamo arrivati in Italia a febbario dopo 10 mesi di blocco, con i ns. governi, che notoriamente non hanno la cultura della famiglia l’unica via per smuoverli è , come abbiamo sperimentato l’anno scorso , coinvolgere gli altri paesi europei ed inviare il più possibileemail e lettere di protesta.

    saluti Claudio

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