Sono tornato oggi, nella Durbar di Kathmandu.. C`ero nei primissimi momentii, poi, altro da fare…….Cristo….e` ancora peggio di quello che vedevo in quei momenti….Chi e` stato qui`, lo capira`….Tornero` a Sanku, Bungamati, Khokana, Patan, mi sembra un po meglio,,Ma quando so stato a Baktapur, era spettrale…pioveva pure, in moto.Ma sicuro, se non parto ancora, ci andro`al piu` presto. Quello che……so emozioni, non altro….Ci saranno anni da passare perche` si veda un`Alba…..Ma, io l` ho sempre detto, La bizzaria de sto posto, magari e` la Marijuana che cresce spontanea, magari .Con effetti disastrosi per un paio di giorni. Comunque, Poveri, sempre, cialtroni spesso….ma vitali nella loro carica…..Forse e` per questo che mi ci sono fermato.Mai squallore da ste parti, e sono fortunato ed onorato a farne parte, da stradarolo.
Scrive Gianni, tornando dopo un mese a Basantapur, con i detriti messi in ordine, e la Piazza piena di tende, dove prima c’erano i venditori di chincaglierie. Tutto sembra stare appeso come il futuro del Nepal. Ma poi salendo verso l’antico mercato di Asan, la solita Kathmandu, vitale con la gente in giro, i venditori d’ortaggi, i pentoloni appesi fuori dai negozi.