Anche oggi si è votato in 3 provincie. Ne rimane una sola in cui si voterà a settembre (n.2 nel Terai orientale). 6,400 milioni di votanti per eleggere (dopo 20 anni, 334 enti locali). Elezioni, dunque, importanti perché è attraverso le comunità e I suoi rappresentanti che può estendersi sviluppo, partecipazione e una nuova classe politica. Come nel giro precedente che ha riguardato le zone collinari e Kathmandu (vedi post) anche in queste tutto è andato abbastanza bene.
C’era un po di apprensione perché parte dei distretti sono a maggioranza Madhesi e sede di duri scontri (con 43 morti) contro la nuova costituzione, da loro considerata discriminatoria. È stata chiusa la frontiera con l’India e inviato anche l’esercito. Fortunatamente è successo poco, qualche scontro fra i rappresentanti dei partiti (a Bajura), un po di IEDS (ordigni improvvisati) lasciati in giro dagli estremisti maoisti Chand. Anche il Rastriya Janata Party (che riunisce i sei partiti Madhesi) è stato tranquillo. L’ appello al non-voto da parte di alcuni partiti regionali non ha portato risultati, gran parte dei madhesi sono andati a votare. Come scritto in altri post la gente è stanca delle manifestazioni violente del 2015-2016, del conseguente blocco delle frontiere e degli immensi disagi che ne sono derivati.
Oltre 250.000 persone sono partite da Kathmandu per andare a votare nei villaggi del Khumbu, Rolpa, Rukum e nelle estreme e povere regioni occidentali e in quelle dell’estremo oriente, dove si sente la dura protesta dei cittadini d’origine nepalese di Darjeerling e Siliguri. Le cittadine stese sulla pianura di Chitwan, Jhapa e le città popolose di Nepalganj, Birgunj, Biratnagar hanno visto votare più del 70% degli aventi diritto.
Il monsone, il blocco abituale della strada Mugling-Naranghad (che collega le colline alle pianure), un po di paura non ha impedito una forte partecipazione che conferma quella avvenuta nel primo giro elettorale di un mese orsono. Un ottimo segnale che rafforza il ruolo dei nuovi enti locali. Speriamo che i votanti abbiano fatto meno casini e che scenda l’impressionante percentuale di schede annullate, oltre il 13%.
I giovani del nuovo partito del BiBek Shell (che hanno straordinariamente raccolto più del 17% dei voti a Kathmandu con la giovanissima candidata Ranju Darshana) sono presenti anche in qualche città (Baitadi, Kanchapur, Kailali) oggi alle urne.
Insomma, forse con meno feste e meeting rispetto alle elezioni nelle colline, anche oggi le persone sono corse tranquille e numerose ai seggi. Poi i contadini sono tornati nelle risaie, bisogna mettere le piantine di riso, è arrivato il monsone.