Nepal: giornali perfidi con il Buddha Boy

buddha-boy, himalayan timesCome scritto nel post precedente, il percorso del giovane Tamang verso lo stato di Boddhisattva non è stato agevole. Polemiche e dubbi sulle sue performances (e su quelle dei suoi più stretti sostenitori) girano fra la gente e i giornali da anni. Anche perchè  Ram Bahadur Bamjan  è cresciuto fuori dai giri del buddhismo istituzionale e la folla che viene a chiedere la sua benedizione è composta da semplici Tamang e gente delle colline che i grandi e ricchi monasteri di Bodhnat non li ha mai visti. I gran Lama del buddhismo tibetano lo tengono un pò a distanza. Malgrado tutto circa 10.000 persone sono scese nella giungla di  Halkhoriya a Charkosejhadi per ricevere la sua benedizione. Qualcuno si lamenta che, malgrado le ingenti donazioni, niente è stato costruito per ospitare i fedeli.

Il gran movimento ha spinto i giornali  nepalesi a mettere il ragazzo Tamang in prima pagina, con qualche perfidia. Ricordano che la gestione dei fondi (donazioni anche da Corea e Giappone) da parte del Namo Buddha Tapoban Management Committee (NBTMC) è sotto inchiesta. Che  A team of doctors from the district hospital had tried to check Bamjan’s health, but NBTMC did not let them go close to him. With doctors being barred to check Bamjan’s health, there is no way to confirm whether he has been meditating without food. Scrive l’Himalayan Times di oggi.

Se i dottori non l’hanno potuto visitare e controllare, l’impressione è che il ragazzo sia in piena forma, fin ingrassato dall’ultima comparsa He, however, seems healthier compared to his last public appearance, conclude l’articolo. Qualche devoto più preparato, dopo averlo sentito parlare, inizia ad avere qualche dubbio sulle sue conoscenze della dottrina buddhista (Dharma) e Ram dovrebbe ancora predicare per nove giorni.

I fedeli che salgono dall’India, non numerosi, portano con sè la notizia che Chandra (la luna) è stata raggiunta da Chandrayaan-I il satellite indiano The tricolour landed on the Moon at 8.31 pm on Friday, titolavano i giornali indiani con poco clamore.

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